Abbiamo incontrato tre dei nostri esperti di tecnologia per conoscere le loro opinioni sulle opportunità offerte dall'intelligenza artificiale (IA):
L'IA è diventata un tema di primaria importanza per gli investitori e per il mercato in generale. A cosa dobbiamo questo cambio di rotta?
Sanjay Devgan: È da oltre 30 anni che cerchiamo di replicare l’intelligenza umana nei sistemi informatici. L’aspetto oggi interessante è la confluenza di tre elementi fondamentali: potenza di calcolo, connettività e archiviazione.
Per quanto riguarda i processori, siamo passati da milioni di transistor a decine di milioni, poi a centinaia di milioni e infine a miliardi; la potenza di calcolo è quindi aumentata in modo esponenziale. A livello di connettività, oggi è possibile acquistare switch in grado di supportare 25,6 terabit al secondo (un terabit è un trilione di bit al secondo). Il prossimo anno saranno disponibili switch da 51,2 terabit.
Al contempo abbiamo assistito a un aumento della capacità di memoria. La confluenza di questi elementi permette di eseguire i calcoli necessari per l’IA. Alla fine, l’IA non è altro che miliardi e miliardi di calcoli, semplici moltiplicazioni di matrici, che è però necessario ripetere più e più volte, per poi tornare indietro. Il calcolo di per sé non è complesso. Ma il numero di nodi necessari per elaborarlo è enorme.
Rahul Narang: L’IA è un argomento di attualità già da diversi anni, ma la svolta è iniziata lo scorso anno, quando le aziende hanno finalmente avuto a disposizione la potenza di calcolo e i dati necessari per sfruttare al meglio le prestazioni delle reti neurali profonde.
A fine novembre 2022, OpenAI ha rilasciato ChatGPT per uso pubblico, ricevendo una vasta copertura mediatica e attirando l’interesse degli investitori.
Paul Wick: ChatGPT è stato il “colpo” di apertura. Una settimana o due dopo si è scoperto che Microsoft aveva investito 10 miliardi di dollari per acquisire una partecipazione di controllo in OpenAI, destando non poche perplessità.
Narang: L’IA appare come una novità, ma per noi non è così. È un settore che studiamo e in cui investiamo da molti anni, con l’aiuto del nutrito team di analisti di ricerca centrale di Columbia Threadneedle Investments.
Come si colloca l'avvento dell'IA rispetto ad eventi come il lancio di Internet, il cloud computing o i dispositivi mobili?
Wick: Credo che l’avvento dell’IA generativa, e dell’IA in generale, sia destinato a competere con l’avvento di Internet e del mobile computing come tendenza significativa nel mercato tecnologico. Rispetto a queste due aree, però, l’IA non è necessariamente un motore di distribuzione. Pensate a Internet e ai dispositivi mobili: potete giocare, acquistare e vendere online e visualizzare annunci pubblicitari. Queste innovazioni hanno rappresentato grandi sviluppi sia in termini di distribuzione che di nuove tecnologie. L’IA generativa, a mio avviso, sarà uno strumento rivoluzionario soprattutto per i lavoratori della conoscenza e credo che renderà Internet più facile da usare e molto più potente.
Narang: Consideriamo l’IA come la prossima piattaforma di transizione. Dopo i PC, l’Internet, l’era della telefonia mobile e il cloud computing, ora assistiamo all’exploit dell’IA. Analogamente ad alcune di queste tecnologie, che hanno esercitato un impatto duraturo sull’economia, prevediamo che l’IA avrà un impatto economico globale di 7.000 miliardi di dollari su un periodo di 10 anni.
Quali sono le aree di opportunità dell'IA che vi convincono di più?
Narang: La velocità di innovazione delle aziende legate all’IA è impressionante. La frequenza di rilascio di nuovi prodotti non fa che aumentare, favorendo la creazione di prodotti migliori per gli utenti finali. Microsoft, ad esempio, ha rilasciato diversi “co-pilot” che potrebbero aiutare a guadagnare produttività nella generazione di codici. Altre aree in cui le aziende potrebbero ricorrere all’IA sono il servizio clienti, i servizi di supporto informatico, la creazione di contenuti, il rilevamento di frodi, l’ottimizzazione delle catene di fornitura e la manutenzione predittiva.
L’avvento dell’IA nel settore sanitario sta ridisegnando le modalità di diagnosi, cura e monitoraggio dei pazienti. Nvidia è in prima linea su questo fronte. I modelli linguistici di grandi dimensioni specializzati dovrebbero contribuire ad accelerare la scoperta di farmaci salvavita. Nel tempo prevediamo inoltre casi d’uso più avanzati nella guida autonoma e nella robotica.
Devgan: Oggi le aree di concreta applicazione dell’IA sono ovviamente numerose (Figura 1). Ma a mio avviso lo sviluppo più innovativo non è ancora avvenuto. Penso che un giorno, qualcuno, magari un giovane studente universitario, si chiederà “Come sfruttare tutto questo?”. Se ripenso alla transizione dal 3G all’LTE e ai telefoni cellulari, ricordo che da consumatore navigavo sul web dal mio cellulare pensando: perché abbiamo bisogno dell’LTE? Ma c’erano aziende come le app di rideshare, quali Uber e Lyft, che non potevano esistere nell’era del 3G e che si sono sviluppate grazie a questo progresso.
A che ritmo avverranno questi cambiamenti legati all'IA a vostro avviso?
Narang: È difficile prevedere la velocità del cambiamento, ma finora si può dire che è stata più rapida di quanto la maggior parte degli investitori si aspettasse: ChatGPT ha raggiunto rapidamente i 100 milioni di utenti e Nvidia ha recentemente presentato risultati trimestrali con una guidance anticipata di qualche anno. Continuiamo ad aspettarci sporadiche scoperte con l’evolversi della tecnologia.