

Valutare le implicazioni per gli investimenti guardando oltre il clamore mediatico
Le notizie sui dazi continuano ad alimentare una significativa volatilità sui mercati, mentre i potenziali effetti a lungo termine delle tariffe proposte e imposte dall’amministrazione Trump non sono ancora del tutto chiari. Nel tentare di separare il rumore di fondo dall’impatto duraturo delle tariffe, ci concentriamo sull’andamento del dollaro e dei rendimenti dei Treasury.
In generale, l’attuale quadro prevede due tipologie di dazi:
I dazi su iniziativa puntano a far salire i prezzi dei beni importati dall’estero negli Stati Uniti. Questo tipo di dazi può accentuare il rischio di un aumento dell’inflazione, dato il conseguente shock dei prezzi che le società tenteranno di trasferire ai consumatori. Le aspettative di accelerazione dell’inflazione spingeranno probabilmente al rialzo i rendimenti dei Treasury e indurranno il mercato a posticipare le previsioni di ulteriori tagli dei tassi della Federal Reserve (Fed). Nel più lungo periodo, se il dollaro e i rendimenti dei Treasury USA cominceranno a scendere, ciò potrebbe indicare che i dazi stanno incidendo sulla domanda e rallentando l’economia statunitense.
I dazi reciproci sono concepiti per rispecchiare il livello delle tariffe imposte sui beni statunitensi importati in altri paesi. Un potenziale motivo per minacciare di introdurre dazi reciproci identici è quello di costringere altri paesi a ridurre le tariffe applicate alle importazioni dagli Stati Uniti. Se tale strategia si dimostra efficace e i dazi applicati sulle importazioni provenienti dagli Stati Uniti vengono abbassati, i consumatori di tali paesi percepiranno i beni statunitensi come meno cari. A parità di condizioni, ciò potrebbe favorire la domanda di tali beni, dando slancio alle esportazioni USA e riducendo il deficit commerciale statunitense, il che potrebbe indebolire il dollaro USA. In tal caso ci aspetteremmo una diminuzione dei rendimenti dei Treasury e minori spinte inflazionistiche, che rifletterebbero un aumento della concorrenza mondiale, una bilancia commerciale più equilibrata e maggiori margini per una riduzione dei tassi della Fed.
Come i dazi su iniziativa, anche i dazi reciproci potrebbero a nostro avviso fornire indicazioni sul loro potenziale impatto attraverso le variazioni del dollaro e dei Treasury USA. L’eventuale proseguimento del rafforzamento della valuta statunitense in seguito all’annuncio di tali tariffe potrebbe suggerire che il mercato ritiene che i dazi più alti rappresentino il punto di arrivo finale. Se invece il dollaro comincia a indebolirsi e i rendimenti scendono, ciò indicherebbe che gli operatori del mercato si attendono che i paesi ridurranno le barriere commerciali, dando impulso al commercio globale.
Perché monitoriamo i rendimenti dei Treasury?
Crediamo che il Presidente Trump si concentri sui rendimenti e sia alla ricerca di metodi alternativi per ridurre i tassi d’interesse visto il rapporto meno stretto tra il tasso sui Federal Fund e i rendimenti dei Treasury nell’attuale ciclo di tagli dei tassi. Finora i tagli operati nel 2024 hanno esercitato un impatto inferiore sui rendimenti dei Treasury e sui costi di finanziamento per le famiglie e le imprese rispetto a tutti gli altri cicli di riduzione dei tassi della storia recente.
Fonte: Bloomberg LP e Columbia Threadneedle Investments, al 31 gennaio 2025
Un modo per ridurre il costo del debito (in questo caso i rendimenti dei Treasury) è quello di migliorare l’affidabilità creditizia dell’attività sottostante (il governo USA). Le recenti notizie suggeriscono che il Presidente Trump sta tentando di farlo tramite la riduzione del deficit di bilancio USA. Per quanto riguarda la spesa, si sta cercando di ridurre i costi attraverso l’applicazione di un bilancio a base zero al governo statunitense. In termini di entrate, l’enfasi è posta sullo stimolare l’economia riducendo il prezzo dei beni statunitensi all’estero, incrementando così le esportazioni USA.
Conclusioni
Le notizie sui dazi continuano a susseguirsi con grande rapidità. Per quanto concerne i dazi su iniziativa, riteniamo che il rafforzamento del dollaro USA e l’aumento dei rendimenti potrebbero preludere a un rialzo dell’inflazione nel breve termine, a rischi di distruzione della domanda nel lungo periodo e a maggiori probabilità di recessione. Nel caso dei dazi reciproci, se gli altri paesi mantenessero gli attuali livelli tariffari sulle importazioni statunitensi e gli Stati Uniti rispondessero con un aumento delle proprie tariffe, ci attendiamo esiti simili a quelli previsti per i dazi su iniziativa. Tuttavia, se altri paesi dovessero ridurre i propri dazi sulle importazioni statunitensi in risposta alla minaccia di dazi reciproci, prevediamo un indebolimento del dollaro e un calo dei rendimenti dovuti alla riduzione del deficit USA e all’aumento del commercio mondiale.
È importante che gli investitori si concentrino sul potenziale impatto di queste politiche sull’economia e sul mercato. In quanto gestori attivi, monitoriamo attentamente il dollaro USA e i rendimenti dei Treasury e ci avvaliamo delle nostre funzioni di ricerca centrali per posizionare proattivamente i portafogli in vista di questi rischi politici.