it
IT
Italy
it-IT
it_inst_classes
inst
Institutional
it
it
For use by professional clients and/or equivalent investor types in your jurisdiction (not to be used with or passed on to retail clients).
Tokyo sky tree

Insights

La rinascita economica del Giappone – i primi passi di una trasformazione tanto attesa

Principali argomenti

Iscriviti agli Insight

Personalizza le tue scelte, per ricevere email solo con gli insight e le informazioni che ti interessano.

Ultimi articoli

In che modo l'incertezza sulle misure politiche e gli ostacoli macro si rifletterà sulle opportunità nel reddito fisso?
In un contesto di elevati rischi macro e di forte incertezza, alcuni spiragli alimentano il nostro ottimismo nei confronti dei mercati azionari.
I dazi dominano i titoli dei giornali, ma sono stati conslusi accordi.
Argomenti principali
Argomenti correlati

Fonti:
1Jefferies. rc1q6jWj
2Jefferies. rc1q6jWj
3Jefferies. Dlcaop3r
4BoJ’s Flow of Funds 資金循環の日米欧比較).
5Jefferies. HlrABhbM
6Jefferies. HlrABhbM
7CLSA. What to expect in Japan in 2025.
8Morgan Stanley. Big Debates 2025: Key Investor Debates Likely to Drive Stocks in the Coming Year.

Important information:

Columbia Threadneedle Investments 2025 è il marchio commerciale globale del gruppo di società di Columbia e Threadneedle.

Riservato a investitori professionali e qualificati.

Questo documento viene distribuito unicamente a scopo informativo e non deve essere considerato rappresentativo di un particolare investimento. Non costituisce un’offerta o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di qualsivoglia titolo o altro strumento finanziario, né alla fornitura di servizi o consulenza in materia di investimenti. Investire comporta dei rischi, tra cui il rischio di perdita del capitale. Il capitale è a rischio. Il rischio di mercato può riguardare un singolo emittente, settore dell’economia, industria ovvero il mercato nel suo complesso. Il valore degli investimenti non è garantito e di conseguenza gli investitori potrebbero non recuperare l’importo originariamente investito. Gli investimenti internazionali comportano alcuni rischi e una certa volatilità in ragione della potenziale instabilità politica, economica o valutaria e di principi contabili e finanziari differenti. I titoli nominati nel presente documento sono forniti a scopo illustrativo, sono soggetti a variazioni e non vanno interpretati come una raccomandazione di acquisto o di vendita. I titoli esaminati potrebbero rivelarsi o meno redditizi. Le opinioni espresse sono valide alla data indicata, possono cambiare al mutare del contesto di mercato o di altre condizioni e possono differire da altre opinioni espresse da altre società consociate o affiliate di Columbia Threadneedle Investments (Columbia Threadneedle). Le decisioni di investimento o gli investimenti effettivamente realizzati da Columbia Threadneedle e dalle sue affiliate, per conto proprio o per conto di clienti, possono non riflettere necessariamente le opinioni espresse. Le informazioni contenute nel presente documento non costituiscono una consulenza d’investimento e non tengono conto delle circostanze specifiche di ciascun investitore. Le decisioni di investimento dovrebbero essere sempre effettuate in funzione delle esigenze finanziarie, degli obiettivi, delle finalità, dell’orizzonte di investimento e della tolleranza al rischio di ciascun investitore. Le classi di attivi descritte potrebbero non essere idonee per tutti gli investitori. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri e nessuna previsione deve essere considerata come una garanzia. Le informazioni e le opinioni fornite da terze parti sono state ottenute da fonti ritenute attendibili, ma non si rilascia alcuna garanzia in merito alla loro accuratezza e completezza. Il presente documento e i relativi contenuti non sono stati esaminati da alcuna autorità di regolamentazione.

Per l’Australia: pubblicato da Threadneedle Investments Singapore (Pte.) Limited [“TIS”], ARBN 600 027 414. TIS è esente dall’obbligo di detenere una licenza per i servizi finanziari australiana ai sensi del Corporations Act e fa affidamento sul Class Order 03/1102 per quanto riguarda la commercializzazione e l’offerta di servizi finanziari ai clienti all’ingrosso australiani secondo quanto definito nella Sezione 761G del Corporations Act 2001. TIS è regolamentata a Singapore (numero di iscrizione: 201101559W) dalla Monetary Authority of Singapore ai sensi del Securities and Futures Act (Chapter 289), che differisce dalle leggi australiane.

Per Singapore: pubblicato da Threadneedle Investments Singapore (Pte.) Limited, 3 Killiney Road, #07-07, Winsland House 1, Singapore 239519, regolamentata a Singapore dalla Monetary Authority of Singapore ai sensi del Securities and Futures Act (Chapter 289). Numero di iscrizione: 201101559W. Il presente documento non è stato esaminato dalla Monetary Authority of Singapore.

Per Hong Kong: Pubblicato da Threadneedle Portfolio Services Hong Kong Limited 天利投資管理香港有限公司. Unit 3004, Two Exchange Square, 8 Connaught Place, Hong Kong, che ha ottenuto dalla Securities and Futures Commission (“SFC”) la licenza a svolgere attività regolamentate di Tipo 1 (CE:AQA779). Registrata a Hong Kong ai sensi della Companies Ordinance (Chapter 622), numero di iscrizione 1173058.

Per il Giappone: pubblicato da Columbia Threadneedle Investments Japan Co., Ltd. Financial Instruments Business Operator, The Director-General of Kanto Local Finance Bureau (FIBO) numero 3281, membro della Japan Investment Advisers Association e della Type II Financial Instruments Firms Association.

Per il Regno Unito: pubblicato da Threadneedle Asset Management Limited, numero di iscrizione 573204, e/o Columbia Threadneedle Management Limited, numero di iscrizione 517895, entrambe registrate in Inghilterra e nel Galles e autorizzate e regolamentate nel Regno Unito dalla Financial Conduct Authority.

Per il SEE: pubblicato da Threadneedle Management Luxembourg S.A., registrata presso il Registre de Commerce et des Sociétés (Lussemburgo), numero di iscrizione B 110242, e/o Columbia Threadneedle Netherlands B.V., regolamentata dall’Autorità olandese per i mercati finanziari (AFM), numero di iscrizione 08068841.

Per la Svizzera: pubblicato da Threadneedle Portfolio Services AG, sede legale: Claridenstrasse 41, 8002 Zurigo, Svizzera.

Per il Medio Oriente: il presente documento è distribuito da Columbia Threadneedle Investments (ME) Limited, che è regolamentata dalla Dubai Financial Services Authority (DFSA).  Per i Distributori: il presente documento intende fornire ai distributori informazioni sui prodotti e i servizi del Gruppo e la sua ulteriore diffusione non è autorizzata. Per i Clienti istituzionali: le informazioni contenute nel presente documento non costituiscono raccomandazioni finanziarie e sono riservate unicamente a soggetti con adeguate conoscenze in materia di investimenti e che soddisfano i criteri regolamentari per essere classificati come Clienti professionali o Controparti di mercato e nessun altro Soggetto è autorizzato a farvi affidamento.

Il presente documento potrebbe essere messo a disposizione del destinatario da una società affiliata facente parte del gruppo Columbia Threadneedle Investments: Columbia Threadneedle Management Limited nel Regno Unito; Columbia Threadneedle Netherlands B.V., regolamentata dall’Autorità olandese per i mercati finanziari (AFM), numero di iscrizione 08068841.

Columbia Threadneedle Investments è il marchio commerciale globale del gruppo di società di Columbia e Threadneedle. columbiathreadneedle.com

Analisi correlate

12 Giugno 2025

Gene Tannuzzo

Responsabile reddito fisso globale

Prospettive per il reddito fisso di metà 2025: scenari strategici per gli investitori obbligazionari

In che modo l'incertezza sulle misure politiche e gli ostacoli macro si rifletterà sulle opportunità nel reddito fisso?
11 Giugno 2025

Nicolas Janvier

Head of US Equities, America del Nord

Prospettive azionarie per la prima metà dell’anno: rimanere selettivi durante le fasi di volatilità

In un contesto di elevati rischi macro e di forte incertezza, alcuni spiragli alimentano il nostro ottimismo nei confronti dei mercati azionari.
5 Giugno 2025

Asset Allocation mensile - Maggio 2025

I dazi dominano i titoli dei giornali, ma sono stati conslusi accordi.
11 Giugno 2025

Nicolas Janvier

Head of US Equities, America del Nord

Prospettive azionarie per la prima metà dell’anno: rimanere selettivi durante le fasi di volatilità

In un contesto di elevati rischi macro e di forte incertezza, alcuni spiragli alimentano il nostro ottimismo nei confronti dei mercati azionari.
3 Giugno 2025

Paul Doyle

Head of Large Cap European Equities

Azioni europee: resilienza in un contesto di turbolenze commerciali globali innescate da dazi

Una maggiore integrazione all'interno dell'UE, una maggiore attenzione alla competitività e la riduzione delle barriere commerciali interne potrebbero favorire una migliore performance azionaria nel lungo periodo.
3 Giugno 2025

William Davies

Global Chief Investment Officer

Una nuova era di incertezza

La seconda metà del 2025 sarà verosimilmente caratterizzata da tensioni geopolitiche, da incertezza sui dazi e da un rallentamento dell'economia globale.
Daisuke Nomoto
Daisuke Nomoto
Responsabile Globale del Mercato Azionario Giapponese
Simon Morton-Grant
Simon Morton-Grant – Italy
Gestore di portafoglio clienti, Azioni giapponesi

Negli ultimi anni le azioni giapponesi hanno messo a segno rendimenti elevati. L'occasione per gli investitori è ormai sfumata? Noi pensiamo di no, e rimaniamo ottimisti sulle prospettive future.

All’inizio dello scorso anno ci siamo seduti a un tavolo e abbiamo messo nero su bianco la nostra tesi secondo cui questo sarebbe stato un decennio di slancio economico sostenuto per il Giappone. Gli eventi del 2024 hanno sicuramente rafforzato la nostra argomentazione. La narrativa della rinascita giapponese continua a essere supportata dalla solidità degli utili delle aziende orientate tanto alla domanda internazionale quanto a quella interna, dai progressi sul fronte della riforma della corporate governance, dall’inflazione sostenuta, dagli aumenti salariali e dall’accelerazione delle attività di fusione e acquisizione (M&A). Dopo due anni di solide performance, alcuni investitori si chiedono se l’occasione non sia ormai sfumata. Noi pensiamo di no. Il nostro giudizio favorevole per le prospettive di lungo periodo del mercato azionario giapponese rimane intatto. A nostro avviso ci troviamo ancora all’inizio della tanto attesa trasformazione del Giappone.

La riforma della governance aziendale sostiene i rendimenti per gli azionisti

Come l’anno scorso, siamo estremamente ottimisti sulla riforma della corporate governance nel corso del 2025. La spinta a migliorare la redditività e le valutazioni delle aziende nipponiche è tutt’altro che conclusa. Diciamo spesso ai nostri clienti che la chiave della tesi rialzista sul Giappone è una migliore allocazione del capitale da parte delle aziende e una maggiore attenzione ai rendimenti per gli investitori. Le aziende giapponesi sono diventate più redditizie rispetto ai decenni precedenti; convertono l’utile operativo in utile netto in maniera più efficiente e non hanno mai restituito così tanta liquidità agli azionisti. La miniera d’oro dei riacquisti azionari prosegue: nella prima metà dell’esercizio fiscale (aprile-ottobre 2024) sono stati annunciati riacquisti per la cifra record di 15.000 miliardi di yen, contro gli appena 8.000 miliardi di yen dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Ipotizzando in maniera prudenziale che venga mantenuto lo stesso livello di riacquisti dell’anno precedente per il resto dell’esercizio fiscale (novembre 2024-marzo 2025), i riacquisti per l’intero anno ammonterebbero a circa 17.000 miliardi di yen. Si tratta di un’impennata del 70% rispetto all’anno precedente!1

Figura 1: TOPIX: continua la miniera d’oro dei riacquisti azionari2

Figure one - TOPIX share buyback bonnanza continues

Fonte: Jefferies, FactSet, novembre 2024.

Di pari passo con il forte aumento dei riacquisti azionari, la liquidazione delle partecipazioni incrociate delle aziende giapponesi sta accelerando, e le società che fanno da apripista su questo versante stanno generando solidi rendimenti. Questa arcaica struttura azionaria costituisce da decenni un ostacolo cronico all’efficienza del capitale nel Paese. Tuttavia, le riforme normative stanno velocemente invertendo questa tendenza, incoraggiando le società nipponiche a cedere le partecipazioni azionarie che erodono valore. Assicurazioni, banche e case automobilistiche guidano questo processo, ma il tema della liquidazione delle partecipazioni incrociate è presente anche in altri settori del mercato. Le società con grandi partecipazioni azionarie (come percentuale della loro capitalizzazione di mercato) e che hanno già intrapreso questo processo hanno maggiori probabilità di portare avanti queste operazioni favorevoli agli azionisti e, soprattutto, di sovraperformare l’indice. Di fatto, le società che hanno ridotto le partecipazioni azionarie di oltre il 20% hanno superato il Tokyo Stock Price Index (o TOPIX) di circa il 19% da inizio anno. Riteniamo dunque che questo tema sia ancora in una fase embrionale e continuiamo a inserire nei portafogli le aziende di alta qualità in grado di beneficiarne.

Figura 2: La liquidazione delle partecipazioni incrociate ha dato grande impulso ai rendimenti nel 20243

Figure two - The cross holding unwind has significantly boosted returns in 2024

Fonte: Jefferies, FactSet, novembre 2024. Per aziende con una capitalizzazione di mercato superiore ai 2 miliardi di dollari.

"Dal risparmio all'investimento": un cambiamento strutturale negli acquisti di azioni giapponesi da parte degli investitori retail

In parallelo all’impiego della liquidità in eccesso nel settore societario, assistiamo allo spostamento dei risparmi in contanti delle famiglie giapponesi in prodotti d’investimento. Storicamente, le famiglie nipponiche tendono a detenere volumi di liquidità significativi (più del 50% del loro patrimonio contro il 12% negli Stati Uniti4 ) per via del loro atteggiamento prudente e del contesto deflazionistico. Tuttavia, in un momento storico in cui l’inflazione erode il valore dei risparmi individuali, è emersa di recente la tendenza a spostare questi risparmi su prodotti d’investimento. Le misure introdotte dal governo, tra cui il lancio del nuovo Nippon Individual Savings Account (NISA) nel 2024 (un conto di risparmio d’investimento a fiscalità agevolata), hanno dato un contributo significativo. Questo cambio di allocazione ci ricorda un’iniziativa analoga varata dal governo nel 2015, quando il Government Pension Investment Fund (GPIF) giapponese aumentò l’esposizione all’azionario domestico dal 12% al 25% e ridusse l’esposizione ai titoli di Stato giapponesi (JGB) dal 60% al 35%, con l’obiettivo di generare un maggiore rendimento corretto per il rischio. Inoltre, il cambio di mentalità nella popolazione più giovane (puntare a costruirsi basi sicure accrescendo il proprio patrimonio personale), dovrebbe promuovere ulteriormente l’acquisto di titoli nazionali e internazionali. È importante sottolineare che negli Stati Uniti questa tendenza è avvenuta più di 40 anni fa, con l’istituzione di analoghi piani a fiscalità agevolata, come l’Individual Retirement Account (IRA) e il 401k. Riteniamo che il passaggio “dal risparmio all’investimento” rappresenti un potente tema di lungo termine per il Giappone, e ci aspettiamo che la ristrutturazione dei patrimoni delle famiglie catalizzi l’accumulo di ricchezza a lungo termine del Paese, generando un impatto positivo sui consumi.

Ripartenza delle attività di M&A: un catalizzatore positivo per le ristrutturazioni aziendali

Gli standard di governance nipponici, vecchi di decenni, continuano a subire trasformazioni radicali grazie alle riforme adottate dalle imprese. A nostro avviso, ciò dovrebbe favorire anche un aumento delle operazioni di fusione e acquisizione, alla luce dei rendimenti per gli azionisti solidi e in ulteriore crescita e del potenziale di redditività delle ristrutturazioni d’impresa. Il Giappone è destinato a registrare una crescita esponenziale delle operazioni, in quanto gli investitori punteranno a sfruttare il più alto tasso di frammentazione settoriale del mondo (55% al di sopra della media mondiale). Di fatto, l’impresa nipponica media è esposta a 2,4 settori, contro gli appena 1,5 delle omologhe statunitensi e dell’UE.5 Le società con un’esposizione dei ricavi a un solo settore chiave tendono a presentare livelli superiori di redditività del capitale, margini e qualità del consiglio di amministrazione rispetto alle aziende con un’esposizione dei ricavi frammentata.6 È lecito affermare che questa frammentazione ha danneggiato la governance, i margini e la redditività del Giappone nel corso del tempo. Tuttavia, man mano che la riforma della corporate governance progredisce dall’ottimizzazione dei bilanci alla ristrutturazione aziendale e che il mercato viene scosso da un rimpasto inorganico di acquisizioni internazionali e nazionali (si veda ad esempio la saga tuttora in corso di Seven & I), ci aspettiamo un notevole impatto positivo sul volume delle operazioni future. Facendo l’esempio di una posizione in portafoglio, il produttore di candele d’accensione Niterra è in procinto di acquisire la divisione omologa di un altro produttore di componenti per auto (Denso), operazione che costituisce un importante catalizzatore per il valore di Niterra. Niterra ha siglato un’intesa preliminare per l’acquisizione di una parte delle attività di Denso; se le autorità di regolamentazione concederanno l’autorizzazione, col tempo l’operazione fornirà un contributo significativo agli utili di Niterra.

Fattori politici

Per la prima volta dal 1905, tutti i partiti politici in carica nelle economie sviluppate candidatisi alla rielezione nel 2024 hanno perso consensi. In Giappone, il Partito Liberal Democratico (LDP) al governo ha perso la maggioranza alle elezioni, ma la coalizione di governo resta il blocco più grande alla Camera dei rappresentanti. Possiamo mettere in conto una certa volatilità di mercato dovuta all’incertezza, tuttavia riteniamo altamente improbabile che l’agenda di misure pro-mercati venga compromessa. Per fornire un po’ di contesto, l’LDP ha conferito stabilità alla politica giapponese per tutto il decennio precedente e ha attuato una serie di riforme della corporate governance e del lavoro (tramite leggi strutturali irreversibili) che cambieranno il volto dell’imprenditoria nipponica nel prossimo decennio.

Dall’altra parte del Pacifico, le elezioni statunitensi hanno dominato la scena politica nel quarto trimestre del 2024, con gli investitori intenti a soppesare le implicazioni di un secondo mandato Trump. Storicamente, investire in Giappone significa puntare sulla crescita globale, e l’indice dovrebbe mettere a segno performance soddisfacenti in caso di ripartenza dell’economia statunitense – una delle priorità di Trump. La ripresa della spesa in conto capitale negli Stati Uniti, la riaccelerazione della produzione americana e una crescita più sostenuta a livello globale dovrebbero favorire le imprese nipponiche. Tuttavia, l’entità della ripartenza statunitense dipenderà sicuramente dalla portata dei dazi statunitensi, che l’amministrazione entrante utilizzerà come strumento di negoziazione. A prescindere da ciò, il Giappone dovrebbe essere una delle grandi economie meno colpite dalla minaccia dei dazi, grazie all’ampio ricorso alla delocalizzazione e alle sue relazioni geopolitiche. Per esempio, la casa automobilistica giapponese Honda ha costruito il suo primo stabilimento negli Stati Uniti nel 1981 e rifornisce il mercato statunitense prevalentemente con prodotti fabbricati localmente. All’incirca nello stesso periodo Toyota ha aperto degli impianti di assemblaggio negli Stati Uniti e produce tuttora i suoi celebri modelli ibridi in America.7 Se consideriamo i rincari percentuali necessari per coprire i dazi automobilistici di Trump, i produttori giapponesi Honda e Toyota risulterebbero meno colpiti della casa automobilistica statunitense Ford.7 Questa stima si basa sull’ipotesi di dazi del 25% su auto e componenti provenienti da Messico e Canada, del 60% sulla Cina e del 20% sul resto del mondo.

Figura 3: Rincari percentuali dei prezzi richiesti per coprire i dazi automobilistici di Trump: Toyota e Honda sarebbero meno colpite di Ford7

Figure three - Percentage price hikes needed to cover Trump automotive tarifs - Toyota and Honda would less impacted by Ford

Fonte: Fonte: CLSA. Gennaio 2024. Rincari percentuali necessari per coprire i dazi automobilistici di Trump, ipotizzando dazi del 25% su auto e componenti provenienti da Messico e Canada, del 60% sulla Cina e del 20% sul resto del mondo.

Un ciclo virtuoso di crescita salariale e inflazione

Nel nostro ultimo articolo ci siamo detti entusiasti dell’impegno della Bank of Japan (BoJ) a conseguire un ciclo positivo di crescita dei salari e dell’inflazione, che a nostro avviso avrebbe dato il via alla nuova era di espansione economica del Giappone. Molti scettici dubitavano che un simile obiettivo potesse essere raggiunto. Negli ultimi 12 mesi abbiamo assistito a un tasso d’inflazione sostenibile superiore al 2% e a un tasso di crescita salariale di poco superiore al 3%. Abbiamo ora buone ragioni per ritenere che l’inflazione giapponese non sia un fenomeno temporaneo, ma stia assumendo contorni più duraturi grazie a un circolo virtuoso tra salari e prezzi, indicante una crescita sostenuta del PIL nominale. Ciò dovrebbe continuare a sostenere un ciclo economico positivo in quanto spronerà le aziende a potenziare gli investimenti nella crescita e a migliorare l’efficienza del capitale. Alcuni investitori sostengono che uno yen più forte nel 2025 (uno scenario probabile) minerà il trend favorevole dell’inflazione nipponica. A nostro avviso è improbabile. L’offerta di lavoro in Giappone è limitata – l’età pensionabile è stata alzata, il tasso di partecipazione femminile al lavoro è cresciuto e una riforma radicale della politica sull’immigrazione è altamente improbabile – per cui l’offerta di lavoro dovrebbe rimanere inferiore alla domanda. Prevediamo che ciò renderà possibile una crescita sostenuta di salari e inflazione anche in caso di rafforzamento dello yen, che difficilmente riporterà la tendenza di fondo dei prezzi alla deflazione. Il PIL nominale del Giappone è sfuggito all’equilibrio deflazionistico e ha avviato una traiettoria di crescita moderata, supportato da una crescita sostenibile dei salari.

Figura 4: Il PIL nominale del Giappone sta imboccando una traiettoria di crescita progressiva8

Figure four - Japan's nominal GDP is taking off into a gradual growth trajectory

Fonte: Stime Morgan Stanley Research. Cabinet Office, Morgan Stanley Research.

Le favorevoli dinamiche salari-prezzi sottostanti dovrebbero comportare un’ulteriore normalizzazione delle politiche della BoJ, e prevediamo rialzi incrementali nel corso del 2025. In un contesto i cui le banche centrali degli altri Paesi allentano la politica monetaria, ciò dovrebbe provocare un rafforzamento dello yen. Sebbene le scommesse sui cambi non rientrino nelle nostre competenze, siamo consapevoli che lo yen giapponese è un fattore che incide sui fondamentali societari, in quanto uno yen più debole avvantaggia i settori orientati alle esportazioni e mette sotto pressione le imprese dipendenti dal mercato interno, mentre uno yen più forte ha l’effetto contrario. Durante gli anni della deflazione, le aziende giapponesi hanno compiuto uno sforzo notevole per ridurre il punto di pareggio del fatturato, per cui oggi sono in grado di generare utili stabili anche quando i fattori esterni, come il tasso di cambio, oscillano.

Le aziende giapponesi versano in condizioni decisamente migliori rispetto ai decenni precedenti e il mercato preserva valutazioni interessanti in termini storici e rispetto alle medie globali.

Conclusioni

Riteniamo che il 2025 abbia in serbo una riaccelerazione per l’economia nipponica, grazie all’enfasi su fattori quali la reflazione, gli aumenti salariali, il miglioramento della governance aziendale e la ripartenza delle attività di fusione e acquisizione. A differenza del passato, anche la crescita degli utili delle aziende dipendenti dalla domanda interna dovrebbe sostenere il mercato giapponese. A livello macro, riteniamo che il Giappone sarà una delle grandi economie meno colpite dalla minaccia dei dazi statunitensi, grazie all’ampio ricorso alla delocalizzazione e alle sue relazioni geopolitiche. Anche la tesi di lungo termine rimane intatta, in quanto l’imprenditoria nipponica è andata incontro a una trasformazione, passando dal modello dominante negli anni ’80, caratterizzato da una ricerca affannosa di quote di mercato, margini ridotti e investimenti elevati, a un approccio incentrato sui rendimenti e sull’efficienza del capitale. Riteniamo che le aziende giapponesi versino in condizioni decisamente migliori rispetto ai decenni precedenti. Inoltre, il mercato conserva valutazioni interessanti in termini storici e rispetto alle medie globali. In sintesi, sono tempi decisamente entusiasmanti. Abbiamo un mercato guidato da fondamentali solidi, in cui si prevede un’accelerazione della crescita e che offre un ampio ventaglio di opportunità interessanti dal punto di vista valutativo per gli investitori attivi come noi.

Thank you. You can now visit your preference centre to choose which insights you would like to receive by email.

To view and control which insights you receive from us by email, please visit your preference centre.

Woman listens to music through headphones
Play Video

CT Property Trust- Fund Manager Update

Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium

Compila i tuoi dati e accedi al tuo centro preferenze

*Campi obbligatori

Qualcosa è andato storto. Per favore riprova

Grazie. Ora puoi visitare il tuo centro preferenze per scegliere quali approfondimenti desideri ricevere via e-mail.

Per visualizzare e controllare quali approfondimenti ricevi da noi via e-mail, visita il tuo centro preferenze.