Durante l’estate un gruppo dei nostri analisti e gestori di portafoglio ha trascorso una settimana a San Francisco. Il viaggio è stato una parte integrante della nostra ricerca continua sull’intelligenza artificiale (IA) e sulle opportunità d’investimento ad essa correlate. La nostra dimensione come investitori ci garantisce un accesso privilegiato ai vertici aziendali e, durante il nostro soggiorno, abbiamo incontrato dirigenti di circa una dozzina di aziende tecnologiche, dai colossi come NVIDIA e Broadcom fino a realtà attive lungo l’intera catena di fornitura dei dati.
Il tour di una settimana ha rafforzato la nostra visione ottimista sugli investimenti nell’IA e vediamo margini per rendimenti significativi lungo la filiera dell’IA.
L'IA ha davanti a sé un percorso ampio e duraturo
Manteniamo una visione positiva sulle opportunità a lungo termine in alcuni investimenti selezionati legati all’IA all’interno dell’ecosistema – una prospettiva supportata dagli insight diretti che abbiamo raccolto sui casi d’uso degli strumenti di IA sui risparmi associati e sul potenziale di generare ricavi aggiuntivi. Ad esempio, il fornitore di servizi IT ServiceNow ha mostrato come i rinnovi contrattuali possano essere completati senza intervento umano e ha illustrato come sia riuscito a superare le sfide legate all’implementazione nelle operazioni dei propri clienti. Per le aziende che utilizzano la piattaforma cloud di ServiceNow per organizzare e implementare i flussi di lavoro digitali, i risparmi sui costi e la maggiore efficienza erano evidenti.
Nel frattempo, nella sede di NVIDIA, una discussione con il responsabile della divisione automotive si è concentrata su come i clienti si rivolgano alla società per ricevere supporto nell’integrazione dell’IA nelle attività quotidiane. Le applicazioni includevano l’automazione delle attività amministrative, l’aumento dell’efficienza operativa nelle fabbriche e i progressi nell’addestramento dei modelli per la guida autonoma.
La crescita dei dati esploderà con l'IA
Durante il nostro viaggio, sia le aziende di software che di hardware hanno condiviso l’opinione che nei prossimi anni si assisterà ad una crescita significativa dei volumi di dati. Con il tempo, i dati diventeranno sempre più preziosi man mano che verranno utilizzati per migliorare l’addestramento dei modelli e l’analisi delle performance. NVIDIA ha evidenziato come il passaggio all’uso di foto e video per l’addestramento dei veicoli autonomi abbia determinato un incremento esponenziale delle informazioni che le imprese devono elaborare e archiviare. In un incontro con una società specializzata in comunicazioni B2C tramite messaggi di testo e telefono, abbiamo osservato come l’adozione dell’IA per monitorare e analizzare le interazioni abbia fatto crescere notevolmente la mole di contenuti generati. Per gli operatori di data center e infrastrutture hyperscaler questa dinamica rappresenta un forte impulso, poichè la domanda di archiviazione dei dati è in costante crescita.
L'IA capace di agire autonomamente emerge come innovazione chiave
Nel settore tecnologico nulla resta immutato e l’evoluzione delle funzionalità dell’IA è stata un tema ricorrente nei nostri incontri. “L’IA agentica” sta progredendo rapidamente. A differenza dell’IA tradizionale, che si limita a rispondere a comandi (prompt), i sistemi agentici sono concepiti per prendere decisioni e agire autonomamente, senza intervento umano. Questa capacità autonoma sta già trasformando il modo in cui le aziende implementano l’IA nelle loro attività. Da ServiceNow abbiamo assistito a una dimostrazione di come i loro prodotti di IA autonoma siano in grado di monitorare proattivamente le conversazioni dei chatbot, individuare i casi di malfunzionamento e proporre soluzioni prima che sia necessario l’intervento umano. Durante un incontro con un operatore di piattaforme cloud per la gestione dei dati, abbiamo inoltre appreso come l’azienda stia integrando l’IA autonoma nelle sue soluzioni per rivoluzionare il modo in cui gli utenti interagiscono con i dati. Invece di affidarsi a dashboard statiche, i clienti possono interagire con chatbot interattivi capaci di analizzare autonomamente i dati e fornire insight. A nostro avviso, le implicazioni di questi sviluppi sul modello di business sono significative. Le società prevedono di monetizzare queste funzionalità in rapida evoluzione applicando tariffe premium per le funzionalità di IA agentica, oltre ai canoni standard delle piattaforme.
I rischi da considerare nell'adozione dell'IA
Pur mantenendo una visione positiva sulle opportunità di lungo periodo legate all’impiego dell’IA, dai nostri incontri sono emersi alcuni fattori che potrebbero rallentarne la diffusione. Rimaniamo consapevoli di questi aspetti mentre sviluppiamo le nostre tesi di investimento.
- Scarsa familiarità con l’IA – i team manageriali mostrano spesso una conoscenza limitata dei casi d’uso dell’IA e manifestano preoccupazioni riguardo ai costi di implementazione. Salesforce ha richiamato l’attenzione su queste criticità durante il nostro incontro e sarà probabilmente necessario che i fornitori di IA collaborino più strettamente con i clienti per favorirne l’adozione.
- Modelli di pricing non collaudati – sia Salesforce che ServiceNow hanno sottolineato la necessità di ridefinire le modalità di tariffazione per coprire i costi aggiuntivi dei nuovi prodotti basati sull’IA. Molti nuovi modelli si basano su tariffe legate al consumo, ma i clienti tendono a essere meno favorevoli a un approccio “pay as you go”, a causa della ridotta chiarezza iniziale sui costi complessivi.
- Vincoli energetici – la crescente domanda di energia rappresenta oggi il principale ostacolo alla scalabilità delle tecnologie dell’IA, Questo, a sua volta, crea sfide per l’espansione dei data center e l’implementazione su larga scala delle soluzioni basate sull’intelligenza artificiale Di conseguenza, l’adozione potrebbe rallentare mentre le aziende cercano soluzioni di calcolo più efficienti, incluso lo sviluppo di infrastrutture energetiche migliori e tecnologie più performanti.
Approfondimenti di settore
Le implicazioni della diffusione dell’IA si estendono ben oltre i settori e le aziende direttamente coinvolte. Di conseguenza, il nostro progetto di ricerca coinvolge specialisti di settore che spaziano dalle utility all’industria, dall’energia al settore immobiliare, ai materiali e oltre.
Utility: l’IA ridisegna le dinamiche energetiche
Sean Lenahan, Analista azionario Senior, e Mary Titler, Analista reddito fisso Senior
L’IA sta modificando profondamente la dinamica della domanda di energia, con i data center che diventano uno dei principali motori dei consumi elettrici. Secondo le nostre stime, entro il 2030 i data center potrebbero rappresentare oltre il 20% del consumo complessivo di energia negli Stati Uniti, con le strutture dedicate all’IA che supereranno quelle tradizionali già nel 2027.
Questa crescita porta con sé sfide e opportunità per il settore dei servizi di pubblica utilità. Se da un lato le utility possono beneficiare dell’aumento della domanda, con numerose aziende già ben posizionate, dall’altro devono fare i conti con vincoli infrastrutturali, lunghi tempi disviluppo di nuova capacità produttiva e di trasmissione, nonché con un’opposizione locale crescente all’insediamento dei data center. Riteniamo particolarmente interessanti le opportunità di investimento in alcune utility verticalmente integrate, che offrono maggiore certezza ai data center che necessitano di approvvigionamento energetico. La capacità di gestire in modo efficiente i picchi di domanda e di stipulare contratti a lungo termine con clienti hyperscale sarà cruciale per generare valore in questo scenario in evoluzione.
Industria: la domanda di raffreddamento aumenta con l’infrastruttura IA
Courtney Yakavonis, Analista azionario Senior e Niranjan Aiyagari, Analista di ricerca Senior
La gestione dei carichi termici è un fattore determinante nei data center guidati dall’’IA, poiché la potenza di calcolo necessaria per sviluppare e far funzionare i modelli di IA genera ingenti quantità di calore. La domanda di sistemi di raffreddamento è destinata a crescere da 10 miliardi di dollari nel 2024 a 60 miliardi entro il 2030. Con l’aumento della densità dei rack – che potrebbe raggiungere i 300–500 kW entro il 2028 – il raffreddamento ad aria tradizionale diventa insufficiente, spingendo verso una transizione al raffreddamento a liquido. Il raffreddamento a liquido non solo migliora l’efficienza energetica, ma consente anche una maggiore densità di calcolo, rendendolo centrale per la scalabilità e la sostenibilità delle infrastrutture IA. Attualmente stimato a 2-3 miliardi di dollari, il mercato del raffreddamento a liquido è destinato a moltiplicarsi per dieci, arrivando a rappresentare il 40% della spesa per il raffreddamento dei data center entro il 2028. Tecnologie come il raffreddamento direct-to-chip e a immersione stanno guadagnando consenso, con le unità di distribuzione del liquido refrigerante (CDU) che si affermano come componenti di importanza cruciale. Vediamo diverse realtà con soluzioni avanzate, e le operazioni di M&A stanno diventando un tema sempre più centrale, poiché i principali attori cercano di ampliare i propri portafogli.
Prospettive future: lo scenario degli investimenti in IA
Dopo una settimana a San Francisco incontrando team di management, il nostro viaggio ha rafforzato la nostra visione positiva sull’IA come tema destinato a guidare innovazione e crescita in una vasta gamma di settori. Le visite alle aziende ci hanno permesso di arricchire la nostra tesi d’investimento con maggiore profondità e sfumature. Il potenziale dell’IA è apparso inequivocabile e abbiamo potuto osservare numerosi esempi di come le tecnologie a essa connesse stiano già trasformando i modelli operativi. Abbiamo inoltre approfondito sviluppi come l’IA agentica, un’evoluzione delle capacità autonome con impatti potenzialmente dirompenti sulle dinamiche aziendali.
Al contempo, abbiamo rilevato alcune criticità che potrebbero rallentare l’adozione dell’IA, dal fabbisogno energetico ai modelli di pricing, fino al livello di preparazione organizzativa. Tuttavia, considerando l’ampiezza e la profondità delle applicazioni dell’IA emerse durante il nostro viaggio, riteniamo che si tratti di ostacoli temporanei alla crescita, più che di barriere strutturali.
Gli investimenti significativi nelle infrastrutture correlate, insieme alla rapida crescita dei dati, rafforzano la nostra convinzione sullo slancio dell’IA. Dal punto di vista degli investimenti, vediamo opportunità selezionate in leader tecnologici come NVIDIA e Microsoft, ma anche nell’ecosistema più ampio di abilitatori e fornitori di soluzioni.